Quadri psicologici che presentano come sintomo principale una forma di paura scarsamente ragionevole che si gestisce con difficoltà e condiziona l’adattamento nelle relazioni e nella società.Sono disturbi molto comuni, circa un quarto della popolazione ne soffre. Entro certi livelli, l’ansia e la paura sono reazioni fisiologiche e psicologiche necessarie a ciascuno di noi in quanto ci consentono di reagire velocemente in situazioni di allarme: attaccare o fuggire! La problematica insorge quando queste reazioni sono legate a situazioni in cui il pericolo è percepito in modo costante, pervasivo o eccessivo piuttosto che in situazioni di pericolo reale. L’essere spaventati da una situazione induce ad evitarla e di conseguenza a confermare che avevamo ragione ad esserne spaventati!

I sintomi psicologici caratteristici dei disturbi d’ansia sono: tensione, preoccupazione, panico, senso di irrealtà, paura di morire, paura di perdere il controllo o di impazzire, difficoltà di concentrazione, rimuginio.I sintomi fisici sono: remore, sudorazione, palpitazioni e tachicardia, vertigini, tensione muscolare, nausea, mal di stomaco, torpore, formicolio alle estremità del corpo, tremore delle mani, bocca secca, la perdita di equilibrio, un frequente bisogno di urinare, ipertono o ipotono muscolare.I trattamenti dimostrati come più efficaci per i disturbi d’ansia sono:

Il trattamento psicoteraputico: lo specialista agisce in primo luogo individuando le problematiche relative ai sintomi propri del paziente ossia quali sono le origini, le modalità di funzionamento e il significato della sua ansia. In secondo luogo si favorisce, attraverso l’uso di strategie specifiche, lo sviluppo di strumenti adeguati per la riduzione e la gestione delle manifestazioni ansiose nei termini della normale reazione psicologica e fisiologica. La psicoterapia cognitivo-comportamentale è stata dimostrata essere l’approccio di prima scelta per i disturbi d’ansia.

Il trattamento farmacologico: è efficace nel ridurre i sintomi e può essere utilizzato in concomitanza con la psicoterapia. Tuttavia è dimostrato che i sintomi tendono a ripresentarsi quando viene interrotto.